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Concorso di Poesia I Borghi dell'Alta Tuscia
IV Edizione Anno 2025

Ultimo aggiornamento: 17 Giugno 2025
Clicca qui per il bando completo del concorso
Andamento del concorso:

La quarta edizione del Concorso di Poesia “I Borghi dell’Alta Tuscia” si è conclusa positivamente il giorno 7 giugno 2025 con la premiazione degli autori e delle autrici classificate. La manifestazione si è svolta nella stupenda cornice del Museo della città di Acquapendente in provincia di Viterbo, alla presenza dei membri dell’Associazione Lautun Rasna, ai membri della giuria, ai rappresentanti delle autorità locali e delle associazione più rappresentative del territorio, naturalmente anche del pubblico.

Risultati

Sabato 07 giugno 2025 alle ore 17,00 nel Comune di Acquapendente (VT), nella sala del Museo della Città, in Via Roma, 85, si è tenuta la cerimonia di premiazione della IV° edizione del Concorso di Poesia “I Borghi dell’Alta Tuscia” alla presenza dei dirigenti l’Associazione Lautun Rasna , della giuria, così composta: prof.ssa Anna Maria Isastia, prof.ssa Agata Severi, prof.ssa Luciana Vergaro, prof. Luciano Dottarelli, prof. Carlucci Pietro, delle autorità amministrative del Comune di Acquapendente, nella persona dell’assessore Glauco Clementucci, di alcuni rappresentanti di varie Associazioni del territorio, degli autori e delle autrici premiati/e, ed anche di altri autori ed autrici che hanno partecipato al premio.
La giuria ha così deciso:


Sezione A) Poesia in lingua italiana: “Tema libero”


Prima Classificata: “L’anello Che Spezza La Catena” – Autrice Stefania Siani con le seguenti motivazioni:
Impossibile leggere questa poesia senza che il pensiero corra agli articoli di giornale, alle trasmissioni radio televisive, alle foto, ai filmati che raccontano giorno dopo giorno la morte violenta di donne giovanissime e anziane, belle e meno belle. Coinvolgente l’incipit:
“In questo mare immenso di scarpe rosse lasciate come barche alla deriva”.
Le scarpe rosse sono da decenni ormai il simbolo delle donne uccise e in tutto il mondo si moltiplicano le manifestazioni che denunciano la violenza contro le donne, ma sembra inutilmente.
“Pezzi di me racchiusi in sacchi neri” quasi voler annullare completamente l’umanità di queste giovani donne cui si cerca di negare qualunque diritto alla dignità e una tomba che le ricordi, anche dopo la morte brutale. Gli assassini cercano di far scomparire ogni traccia del loro misfatto nascondendo i resti di corpi che pure dicono di avere amato nei sacchi della spazzatura, buttandoli giù dai dirupi perché scompaiano per sempre (ricordiamo Giulia Cecchettin, Ilaria Sula, Giulia Tramontano, Sara Washington….).
La prima parte della poesia racconta la violenza subita dalla vittima: “i graffi viola sulla gola” e “un pugnale grigio dentro al cuore”. Nella seconda parte della poesia, la vittima si rivolge alle altre donne chiedendo loro di conservare i suoi sogni e le sue parole e spera, come si spera sempre, di “essere l’ultimo anello che spezza la nera catena”.


Seconda Classificata: “L’ultimo Temporale” – Autrice Angela Sommariva con le seguenti motivazioni:
La poesia risulta meritevole di attenzione, rivelando un’originale trama espressiva e una certa capacità di trasmettere la forza serrata di un dialogo di commiato, che pure si apre, liricamente alla speranza. Il dettato dei versi è risolto; anche nella scelta formale, con efficaci esiti lessicali che danno modo di sentire l’affettività e l’emozione, nell’ epifania di un paesaggio interiore, che con ritmo, si apre al paesaggio, alla natura.


Terza Classificata: “Bacio D’amore” – Autrice Ornella Rossi con le seguenti motivazioni:
Questa poesia è un toccante tributo alla forza, alla resilienza e all’amore incondizionato di una madre. L’abbraccio, il bacio, il calore sono simboli tangibili di un affetto che va oltre la sofferenza; l’immagine bella e drammatica della madre che abbraccia il figlio malato è intima e potente al tempo stesso: non c’è esitazione, ma solo la scelta quotidiana di protezione, affetto, cura. Negli occhi di quel bambino la madre vede solo suo figlio, non la malattia, non il peso delle difficoltà, non lo sguardo degli altri, solo la persona amata.
Questo modo autentico e delicato di raccontare suscita emozioni profonde e spinge alla riflessione sul significato del coraggio quotidiano, quello vero silenzioso, che non cerca riconoscimenti, ma segue la via straordinaria della cura e vive nella scelta costante di essere presente e di amare. Quel bacio, quell’abbraccio sono un guardare in faccia il dolore: significano ti voglio bene, accetto le tue fragilità e non ho paura di amarti perché credo in te.
Palpabile è l’ammirazione dell’autrice che sottolinea non solo le difficoltà quotidiane della madre, ma anche la sua grande dignità nel saper vedere oltre lo sguardo pietoso degli altri, oltre le offese e i giudizi.
L’empatia dell’amica che osserva e ammira è supporto e sostegno, è quella condivisione che fa quasi alleggerire il peso che portiamo e che qui diventa occasione di maturazione per tutti: perché tutti dobbiamo imparare a vivere la diversità come una dimensione esistenziale e non come una caratteristica emarginante.
Il segno nel cuore, però, lo lascia la resilienza di questa madre che accompagna ad un concetto universale applicabile a molte esperienze umane: il riconoscere la forza dentro la fragilità e la bellezza nelle imperfezioni, l’impegno per affermare ciò che si ama, la volontà nel proteggere ciò che abbiamo a cuore.
Un ritratto di coraggio e di fede, la fede non solo in senso religioso, ma come incrollabile valore della vita; la fede come speranza che ci permette di affrontare le sfide con dignità e coraggio. Indipendentemente da ciò in cui si crede, ciò che conta è il coraggio, la forza di andare avanti.
Se riuscissimo a guardare il mondo con lo stesso sguardo di quella madre potremmo costruire una società più basata sul rispetto, sul dialogo e sulla cooperazione, la vera forza, infatti, non è sopraffazione e conflitto, ma capacità di abbracciarci, di ascoltare, di comprendere.


Mensione Speciale: “La Tua Assenza” Autrice Barbara Cincinelli con le seguenti motivazioni:
Si riconosce nel testo una soffusa e delicata coloritura di suoni ed emozioni, che evocano
la forza e il dolore, ma pure l’attesa di una speranza. Calibrato, ma a volte onirico, il paesaggio interiore. Un impegno etico comunque vero che si fa poesia.


Mensione Speciale: “La Scelta Di Viola” Autore Pietro Catalano.
Viola è Franca Viola, la ragazza che ha rifiutato il matrimonio riparatore dopo essere stata rapita e violentata del suo ex ragazzo. Ella ha avuto il coraggio di opporsi al suo violentatore e di sposare chi amava veramente. Ha posto l’attenzione sulla violenza alla donna come reato da ciò che veniva fino ad allora considerato offesa all’onore della famiglia. Versi che trasmettono emozioni e fanno emergere la sensibilità dell’autore.




Sezione B) Poesia in lingua italiana, dal tema: “Paesaggi e Paesi della Tuscia”


1° classificata: “Civita – Eterna Sospensione” Autore Roberto Colonnelli con le seguenti motivazioni:
E’ una poesia che si distingue per la sua atmosfera rarefatta e contemplativa, capace di restituire con forza lirica l’anima profonda di Civita di Bagnoregio. Il testo si muove tra immagini di grande suggestione, alternando visioni eteree e richiami alla pietra, al silenzio, al tempo sospeso. La città viene rappresentata come un essere vivente, una creatura che respira, sussurra, resiste. L’uso di metafore e personificazioni — come il ponte che “sfida l’abisso” o le pietre che “sussurrano l’eterno” — costruisce un paesaggio simbolico in cui la natura e l’architettura si fanno voce di una memoria che non si spegne. Il ritmo libero, privo di schemi metrici rigidi, accompagna la fluidità del pensiero poetico, mentre la scelta lessicale mantiene un registro alto, adatto al tono elegiaco del componimento. Pur rifacendosi a tematiche già percorse — il tempo, la decadenza, la bellezza immutabile — il testo riesce a evocare una dimensione profondamente emotiva, in cui il lettore percepisce la sospensione tra sogno e realtà come esperienza concreta. Il riferimento alla Tuscia e ai calanchi radica la poesia nel contesto paesaggistico territoriale, trasformando Civita in un simbolo di resistenza, bellezza e identità. È un canto intimo e universale, dove la fragilità si fa forza e la pietra si fa cuore.


1° classificata: “La Danza Dei Pugnaloni” Autore Gabriele Fabrizi con le seguenti motivazioni:
Descrive con toni di vivo stupore e partecipe ammirazione il fervore collettivo che ogni terza domenica di maggio pervade la città di Acquapendente in occasione della sua festa più sentita. Nelle strade del borgo i colori si fondono con i suoni, gli elementi naturali – i fiori, le foglie e il vento – s’intrecciano con i gesti e le parole delle donne e degli uomini, impegnati a coltivare la memoria di un passato che ha la perenne attualità del mito.
Nei versi impressionistici di Gabriele Fabrizi tutte le condizioni che gli esseri umani possono sperimentare nella danza della vita (dalla pena alla speranza, dall’oppressione alla ribellione, dalla fede religiosa alla liberazione politica) sono ricapitolate nello spazio di un sol giorno, che si apre coronando l’attesa delle intense giornate che lo precedono e si chiude con il calare di una sera che porta con sé il suggello dell’eternità.
Il contrasto tra presente e passato, tra caducità e permanenza, è reso attraverso la scelta di un registro linguistico in prevalenza semplice e colloquiale che lascia tuttavia affiorare, qua e là, vocaboli della tradizione letteraria aulica, ricercati e segnati dal tempo.

Opere vincitrici

La giuria, così composta: prof.ssa Anna Maria Isastia, prof.ssa Agata Severi, prof.ssa Luciana Vergaro, prof. Luciano Dottarelli, prof. Carlucci Pietro, ha deciso di premiare le seguenti poesie:


Sezione A) Poesia in lingua italiana: “Tema libero”
1° classificata: “L’anello che spezza la catena” autrice Siani Stefania
2° classificata: “L’ultimo temporale” autrice Sommariva Angela
3° classificata: “Bacio d’amore” autrice Rossi Ornella.
Menzione speciale: “La tua assenza” autrice Cincinelli Barbara
Menzione speciale: “La scelta di Viola” autore Catalano Pietro


Sezione B) Poesia in lingua italiana: “Paesaggi e Paesi della Tuscia”
1° classificata: “Civita – eterna sospensione” autore Colonnelli Roberto
1° classificata: “La danza dei pugnaloni” autore Fabrizi Gabriele

Risultati di tutte le edizioni del concorso:
Concorso di Poesia I Borghi dell'Alta Tuscia IV Edizione Anno 2025
Concorso di Poesia "I Borghi della Alta Tuscia" II Edizione Anno 2023
Premio di Poesia "I Borghi della Alta Tuscia" Prima
 
 
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